Rispondere con prontezza alla nuova ottica sostenibile , ecco il principale obiettivo dei piani di azione dell’Unione Europea per portare il settore del tessile ad un nuovo livello di economia circolare .

Il programma per un tessile più sostenibile

Questo settore, specialmente in Italia, rappresenta uno dei settori principali e quindi con maggiore impatto sull’ambiente . La misura, varata dall’Unione Europea, prevede quindi il potenziamento e ottimizzazione degli impianti di trattamento e riciclo, con lo scopo finale di portare la produzione tessile al 100% del recupero e del riciclo . Tutte queste operazioni passeranno dai Textile Hubs . Ma entriamo meglio nel dettaglio.

Verso il primo Textile Hub in Toscana

Per dare una svolta agli obiettivi ecosostenibili nel settore tessile sono stati varati i cosiddetti Progetti Faro.

“Questi dovranno prevedere l'infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre e post consumo, l’ammodernamento dell’impiantistica e nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica di Textile Hubs.” (Canaleenergia.com)

In questo senso, Prato, fulcro dinamico del settore tessile del paese fin da tempi remoti, punta a diventare il primo Textile Hubs italiano . Infatti la provincia sta presentando tutti i documenti necessari per accedere ai bandi del Ministero della Transizione Ecologica e così impegnarsi a rendere la proprio produzione tessile 100% riciclata e riciclabile.

Le nuove tecnologie per il riciclo tessile

I Textile Hubs prevedono l’utilizzo di strumenti e tecnologie all’avanguardia, tramite impianti dove sarà possibile andare a lavorare su circa la metà dei rifiuti derivanti dal pre consumo tessile, e sulla totalità invece degli scarti tessili derivanti dal post consumo. Tra le nuove attrezzature proposte, saranno presenti sistemi innovativi dotati di sensori ottici NIR (Near Infrared), in grado di individuare e di conseguenza suddividere gli scarti tessili in base al tipo di fibra di cui sono composti e / o colore, con una velocità di lavoro di 4 tonnellate all’ora. Va da sé che tutti gli impianti sono stati pensati per essere sviluppati con materiali e tecnologie a basso impatto ambientale.

Sembra di essere in un mondo futuristico , e l’idea è proprio quella! Ci stiamo muovendo in una direzione incentrata sull’autoproduzione , cioè su un modello circolare in cui non esistono più risorse nuove ma risorse riciclate, mantenendo la stessa qualità ma diminuendo in maniera drastica i rifiuti tessili .

Noi di Lamintess ci stiamo organizzando per accogliere questa transizione e dare il proprio contributo nella salvaguardia ambientale , per continuare a produrre tessuti di alto standard qualitativo tenendo sotto controllo l’impatto ambientale.